Arteterapia, teatro e benessere: ecco come ci aiuta la creatività
Arteterapia e teatro fanno bene? L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU ritiene che “l’arte può aiutare nel fornire un’assistenza multisettoriale, olistica e integrata, centrata sulla persona”. E chiunque di noi ha fatto almeno una volta esperienza di quanto “assistere” ad una qualsiasi manifestazione di arte ci faccia “stare bene”.
Che ruolo giocano l’arteterapia e il teatro nel benessere?
Quando al posto dell’atto di assistere mettiamo il “fare” succede che attraverso l’esperienza diretta apprendiamo la competenza a stare bene e siamo così in grado di riproporla quando e nei contesti in cui ci serve farlo. Ecco perché l’arteterapia è in grado, molto più della mera fruizione dell’arte (visiva, uditiva, tattile), di attivare quei processi creativi che ci connettono in maniera “strutturata” con la parte più profonda dei nostri bisogni e con la capacità di darvi riposta in maniera autentica e duratura.
Che ruolo ha il processo creativo del teatro in generale?
All’interno dell’arteterapia, il processo drammatico del teatro esalta sempre l’applicazione metaforica generativa e trasformativa delle risorse creative delle persone. Già nell’attivazione dello spazio di fiducia e di clima positivo all’interno della cornice protetta spazio-tempo del “qui e ora” in cui si “mette in scena” una storia di ogni tipo, si apprende che la nostra vita non è un copione già scritto ma il risultato di quanto noi stessi “scriviamo” per dare risposta ai nostri bisogni e desideri.
Vedi anche il post precedente “Qual è la differenza tra un Percorso di Comicoterapia e un corso di teatro?
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